Un utilizzo massivo di combustibili fossili (tra tutti petrolio e gas) sta avendo un rilevante impatto ambientale sul nostro pianeta. È pertanto diventato fondamentale ridurre la dipendenza dall’utilizzo di questi materiali, sia per salvaguardare il nostro ecosistema sia per tutelare la nostra salute.
Fortunatamente il nostro pianeta ci offre numerose opzioni più sostenibili tra le quali rientra anche la biomassa. Infatti, le innovazioni tecnologiche avvenute nell’ultimo decennio hanno permesso di aumentarne i rendimenti ma allo stesso tempo di diminuirne le emissioni inquinanti, rendendola così un’attraente alternativa ai combustibili fossili.
Ma cosa si intende per biomassa? La biomassa è quell’insieme di materiali di origine organica che vengono utilizzati per la produzione di energia (es. legna, scarti alimentari, letame, ecc..)
una delle forme più antiche di riscaldamento utilizzata dall’essere umano. Ricavata direttamente dagli alberi, la si può trovare in diverse misure e formati.
piccoli cilindri composti da segatura compattata ad alta pressione senza l’utilizzo di colle o sostanze chimiche. Le caratteristiche principali del pellet sono l’alto potere calorifico, la scarsa produzione di ceneri e un tasso di umidità molto ridotto.
puro legno ridotto in scaglie attraverso un processo meccanico. Viene ricavato solitamente da scarti di lavorazione del legno, da ramaglie o da alcune tipologie di coltivazioni.
1. Genera un considerevole risparmio economico per il consumatore finale sia per i numerosi incentivi fiscali sia per il prezzo di vendita inferiore rispetto ai combustibili fossili quali gas o metano. Questo risulta più basso in quanto i costi di produzione e di trasporto della biomassa sono più contenuti.
2. Ha uno stretto legame con il territorio: si trova quasi ovunque ed è reperibile ed utilizzabile in molte forme.
3. È una fonte di energia sostenibile e rinnovabile. Le risorse naturali vengono sfruttate in modo efficiente provocando un ridotto impatto ambientale. L’impiego della biomassa difatti non causa una crescita dei livelli di anidride carbonica nell’ambiente. La biomassa è detta “carbon neutral” ossia la sua combustione produce la stessa quantità di CO2 che la pianta assorbe in fase di crescita. Utilizzare la biomassa contribuisce pertanto in modo decisivo alla riduzione delle emissioni di gas serra nell’atmosfera.
4. Produce un calore differente rispetto a quello derivante dai combustibili fossili. È un caldo simile a quello trasmesso dai raggi del sole, più uniforme, confortevole e duraturo nel tempo.
1. Difficoltà di stoccaggio in quanto le biomasse richiedono molto spazio.
2. Se le risorse vegetali non sono gestite con cautela, i danni ambientali potrebbero essere gravi: ad esempio un’eccessiva richiesta di materiale legnoso, la principale biomassa utilizzata, potrebbe portare a deforestazione.
3. Minor comodità e rendimenti inferiori. Il potere calorifero, ossia la quantità di energia liberata durante la combustione, risulta infatti minore rispetto a quello dei combustibili fossili.
Per riscaldare un’abitazione di 100mq situata nel nord Italia in zona E (es. nel comune di Pordenone) sono necessari in media 130 kWh/mq di energia primaria.
Di conseguenza per riscaldare l’intero ambiente serviranno in un anno circa 13000 kWh.
Di seguito i dati relativi alle principali fonti di riscaldamento:
• Metano = € 1.162,00 all'anno
- potere calorifico: 9,5 kWh/m3
- necessari in un anno circa 1368 M3
- prezzo medio: € 0,85 a M3 con costi di trasporto e di gestione
• GPL = € 1.613,00 all'anno
- potere calorifico: 7,25 kWh/L
- necessari in un anno circa 1793 litri
- prezzo medio: € 0,90 a litro
• Gasolio = € 1.950,00 all'anno
- potere calorifico: 10,0 kWh/L
- necessari in un anno circa 1300 litri
- prezzo medio: € 1,50 a litro
• Legna = € 690,00 all'anno
- potere calorifico: 4,3 kWh/kg
- necessari in un anno circa 3 bancali da 10 quintali ( = 3023 kg)
- prezzo medio: € 230 a bancale
• Pellet = € 1.008,00 all'anno
- potere calorifico: 4,8 kWh/kg
- necessari in un anno circa 180 sacchi da 15 kg (= 2708 kg)
- prezzo medio: € 5,60
* valori stimati
La legna rappresenta la fonte di riscaldamento più conveniente da un punto di vista economico: si spende circa il 68% in meno rispetto al metano.
Il pellet costa un po' di più rispetto alla legna ma allo stesso tempo offre un maggior comfort grazie alla programmazione della stufa.
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